I “segreti” del codice internazionale nautico
Avete mai sentito parlare del codice internazionale nautico? Sicuramente, se siete appassionati di imbarcazioni e navigazione, se navigate già o se desiderate provare al più presto, sapete benissimo di cosa stiamo parlando.
Tuttavia, se avete qualche dubbio, noi siamo qui per questo: ecco una panoramica che vi darà un po’ di nozioni giuste e qualche consapevolezza in più!
La prima cosa che dovreste sapere è che il codice internazionale nautico fa parte del codice internazionale dei segnali e viene utilizzato per la comunicazione tra le navi. È composto da una serie di bandiere che rappresentano le lettere dell’alfabeto e i numeri.
Proviamo a decifrare qualche segnale…
Per avviare una buona comunicazione, le bandiere devono essere esposte verticalmente a gruppi di quattro e ben distanziate tra loro. La lettura si effettua dall’alto verso il basso. Ad ogni bandiera è assegnato un significato specifico.
Facciamo un esempio: la bandiera che corrisponde alla lettera “A”, se issata singolarmente è utilizzata per avvisare che nei dintorni della nave sono presenti uno o più sommozzatori e, di conseguenza, che è necessario ridurre la velocità e prestare particolare attenzione. Un altro esempio? La bandiera indicante la lettera “F” sta a significare che la nave è in avaria e si necessita di una comunicazione diretta.
Nel codice internazionale nautico, alcune bandiere alfabetiche possono assumere significati diversi a seconda del luogo in cui si trova la nave. Per intendersi, quella che rappresenta la lettera “L”, se issata in porto comunica che la nave è in quarantena, ma se viene issata in mare durante la navigazione vuol comunicare a chi riceve il messaggio che è necessario fermare la propria nave.
Anche la lettera “P” ha un doppio significato: in porto indica che la nave sta per salpare e che tutti devono ritornare a bordo, mentre in mare aperto segnala che le reti da pesca sono impigliate in un ostacolo.
Altre caratteristiche del codice internazionale nautico
Sappiate che le bandiere alfabetiche possono anche essere utilizzate in combinazione con le bandiere numeriche, dando origine ad ulteriori significati. Per esempio la “G” seguita da bandiere numeriche indica la longitudine, mentre la bandiera “L” indica la latitudine.
Il codice internazionale nautico prevede anche l’utilizzo delle bandiere alfabetiche accoppiate tra loro, le quali assumono un significato diverso rispetto a quello che hanno singolarmente. Per esempio l’unione delle bandiere “A” e “C” vuol comunicare che si sta abbandonando la nave, la coppia “GW” segnala invece la presenza di un uomo in mare. È possibile inoltre utilizzare le bandiere come vere lettere e comporre dei veri e propri messaggi. Tuttavia, questo sistema è poco utilizzato in quanto, come potrete immaginare, richiederebbe l’uso di moltissime lettere bandiere, risultando dunque poco pratico.
L’invio e la ricezione di messaggi tramite le bandiere è regolato e facilitato da alcune bandiere particolari: la cosiddetta bandiera “intelligenza” e le bandiere ripetitrici. La bandiera “intelligenza” ha quattro distinte funzioni: se issata prima delle altre bandiere indica che si sta rispondendo al messaggio ricevuto e che si è compreso il messaggio ricevuto. Se esposta dalla nave trasmittente, segnala la fine della comunicazione e, infine, può indicare la separazione della parte intera di un numero da quella decimale. Le bandiere ripetitrici servono invece a duplicare alcuni caratteri all’interno di un messaggio e ridurre così il numero di bandiere da utilizzare.
Vi sentite un po’ confusi? Questo era solo un assaggio del codice internazionale nautico, ma se amate navigare… tutto questo diventerà ben presto un gioco da ragazzi!